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Emozione
NATURALE O NATURA?
In questa foto, la stessa specie, cervo, ma in condizioni e contesti diametralmente opposti.... Da un lato, un ampio bosco recintato, fieno a disposizione 24 ore al giorno, protezione da predatori, malattie, fame, sete. Uno scatto facile, facilissimo, potevo anche accarezzare l'animale. Dall'altro, la montagna, selvaggia e infinita, cibo scarso, neve, riposo durante le ore piú calde del giorno, in vista di un'altra lunga notte invernale, alla mercé di fame, freddo, e magari lupi. Lo scatto é stato veloce, silenzioso, distante, per non disturbare quel momento di pace. Nessun contatto, nessun tocco.
Che differenze ci sono tra l'animale della prima foto e quelli della seconda? Sono sempre cervi. Vivono entrambi all'aria aperta.
La mia riflessione è: siamo davvero sicuri che fornire confort, riparo, cibo ad un animale selvatico in un ambiente simil naturale sia la migliore soluzione per lui? Certo, è comodo da vedere e fotografare, ma la sua libertà, compresa quella di diventare cibo per lupi o peggio, trofeo di caccia, vale davvero il prezzo di belle e facili foto e due carezze? Io non sono d'accordo. Amo gli animali e amo vederli nel loro ambiente naturale. Amo faticare per raggiungerli, faticare per non disturbarli e talvolta faccio i conti con ore di camminata che finiscono in un nulla di fatto.
Perché questo é il vero spirito di chi ama fotografare la natura. Rispettarla. Esserci, senza esserci. Solo così, secondo me, puoi godere appieno della sua meravigliosa bellezza.
[La foto a sinistra un particolare del muso di un cervo maschio, che vive all'interno di un recinto faunistico in val di Susa (TO). La foto a destra ritrae un branco di cerve che riposano libere in zona Pequerel, Fenestrelle (TO) . Il primo scatto é stato eseguito a distanza ravvicinata (meno di un metro), con obiettivo grandangolare; il secondo scatto è stato eseguito con obiettivo Nikkor 70- 300 mm, vista l'elevata distanza tra il fotografo e gli animali.]
COSA VUOL DIRE FOTOGRAFARE ANIMALI SELVATICI?
Vi siete mai chiesti cosa voglia dire far foto naturalistiche?
Per me vuol dire tante cose: vuol dire spesso alzarsi all'alba, zaino in spalla e camminare, solo o con poche persone fidate.
Vuol dire uscire col sole, ma anche con la pioggia, la neve o la nebbia. Col freddo o col caldo. Vuol dire imboccare sentieri, ma anche percorsi non segnati. Vuol dire restare in silenzio, a lungo, solo coi miei pensieri e col fiato, che scandisce ogni passo.
Vuol dire individuare un branco, o piccoli gruppi, muoversi silenziosamente, lentamente, nascosto, o magari carponi. Vuol dire fermarsi a osservare, prima di scattare. Godersi il momento, e se é il caso, impostare la macchina e fare clic.
Ma sempre in silenzio, quasi trattenendo il fiato. Significa anche, certe volte, camminare ore e ore senza incontrare niente.
Perché la natura e cosí, un po' beffarda, un po' amica. Ma ogni volta regala emozioni e vale sempre la pena.